Useless Box è una serie di piccole scatole su mensola ( 7x7x12x19cm) iniziata nel 2010.
L’idea è nata dal desiderio di voler catalogare l’invisibile, gli stati d’animo infiniti che risiedono nel nostro essere al mondo.
Emozioni, paure, metamorfosi..
l’intenzione di archiviare e catalogare, è quella di mettere ordine, sistemare e raccogliere per non perdere la memoria di ciò eravamo, per definire i confini tra presente e passato e per ritrovare le origini di ciò che perdiamo.
La catalogazione serba in sé l’infinito, in quanto aumenta il volume man mano che aggiungiamo elementi nel nostro archivio, per questo idealmente, catalogare sembra conservare in sé l’inutilità del gesto per via dell’impossibilità di sistemare e trovare un ordine all’infinito.
A sua volta però, ci suggerisce un’altra soluzione, ovvero che all’interno dei nostri confini corporei, risiede un infinito inconoscibile.
Il dramma della vita ci guida nella consapevolezza che questa non basterà né per essere vissuta, né tantomeno per essere catalogata.
Gli stati d’animo che fino ad ora ho raccolto e realizzato, sono solo una piccola parte.
Emozioni che diventano tangibili, contenibili in un micro cosmo di materia, dislocata al di fuori di noi, come a voler quasi suggerirci che nello stesso istante in cui l’invisibile diventa tangibile, esso, fuori di noi, non ci appartiene più.
Testo | Pelle Muta |cataloghi inutili di esistenze| di Viviana Siviero