Carte de Tendre di Saverio Verini

Carte de Tendre è un intreccio di fili, fibre, immagini, storie, parole. Carte de Tendreè l’opera che Ilaria Margutti ha realizzato per l’abitazione di Tiziana Rinaldi nell’ambito della quarta residenza di Art Sweet Art. Un’installazione che d’ora in avanti abiterà la casa, creando un ulteriore spazio, una “stanza” che prima non esisteva per immergersi nel regno del simbolico.

L’opera si presenta come un ritratto di Tiziana, raffigurata dalle gambe in su, fino alla testa. L’immagine, ricamata su un tessuto bianco, è sospesa a mezz’altezza nello spazio, fluttuante. Un sottile velo, posto a pochi centimetri di distanza dal ritratto, scherma la figura, rendendola icona evanescente, eterea. Di fronte a Carte de Tendrele chiavi di lettura dell’opera si schiudono, rivelando stratificazioni, citazioni, rimandi.

A partire dall’uso del ricamo, mezzo espressivo che accompagna da tempo la produzione artistica di Ilaria; una tecnica antica, ma che reca con sé una forza inesauribile, capace di penetrare tessuti e superfici per poi risalire e far affiorare i rilievi dei nostri corpi, le suture dell’animo. L’incisività del mezzo è in questo caso messa in discussione dalla leggerezza del ritratto: realizzata tono su tono, la fisionomia di Tiziana emerge tenuamente, presenza tangibile e fantasmatica insieme.  Il ritratto decide di affacciarsi senza imporsi, cercando un ideale riparo dietro il velo trasparente che la scherma. Ma il velo non è una rinuncia alla propria presenza da parte del ritratto; il velo, al contrario, conferisce alla figura un’aura sacra, esaltandone il carattere quasi atemporale.

A riportare l’immagine a una dimensione terrena sono le mani, poste in primo piano. Mani definite, vigorose, mani che evocano la postura del ritratto femminile forse più celebre al mondo, quello della Gioconda raffigurata da Leonardo da Vinci. Un dettaglio, quello delle mani, che ci racconta della caparbietà e della tempra di Tiziana, emblema di una femminilità che non ha bisogno di cavalleria.

Nel rappresentare Tiziana, Carte de Tendresembra parlare di tante donne insieme. Ma è il retro del tessuto con il ricamo a ribadire senza indugi il carattere in scala 1:1 degli interventi di Art Sweet Art: una serie di parole, che Tiziana ha affidato a Ilaria (e in effetti le due si conoscono e frequentano da diverso tempo), delineano infatti una mappatura personale della committente, in maniera analoga alle “carte geografiche emotive” della scrittrice francese Madeleine de Scudéry, vissuta nel XVII secolo (di fatto anticipatrice della “psicogeografia” teorizzata dai Situazionisti 250 anni più tardi). Un ritratto, quindi, che tocca immagine e parola, per uno sguardo a tutto tondo sulla committente.

Carte de Tendreè un’opera sussurrata e incisiva allo stesso tempo, densa sia concettualmente che formalmente: quante cose può dirci un ritratto? Molte, a quanto pare.

 

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