Come un filo che pende nel pensiero
opera di Ilaria Margutti per la Torre del Brandale dal 1 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023
a cura di Livia Savorelli
Sulla grande tela ricamata è riportata la mappa di Savona che comprende parte della città sulla quale campeggia la Torre del Branale, conosciuta come Campanassa.
L’artista Ilaria Margutti, ha ricamato la mappa della città con un punto chiamato nodino francese, che ha la caratteristica di poter essere letto sia sul retro che sul verso della tela facendo emergere linee e punti che richiamano i disegni delle costellazioni.
Partendo dalla riflessione che ogni mappa, sia terrena che celeste, è un insieme di punti congiunti da linee che ci permettono di orientarci, anche il territorio che attraversiamo ogni giorno può essere anche un insieme di punti fatti di storie e persone che lo hanno vissuto, che lo vivono e lo trasformano.
La città si pone così, non più come un insieme di strade e di vie che attraversiamo, ma l’unione di punti che la disegnano grazie al modo in cui la ascoltiamo, la guardiamo e ce ne prendiamo cura.
Con la pratica del ricamo questa tela diventa depositaria delle testimonianze di tutti coloro che vi hanno lasciato un punto o una parola, modificandone il disegno originario riportato dall’artista.
La mappa dentro le parole è l’intervento laboratoriale che Ilaria Margutti ha proposto con il contributo degli studenti dell’Istituto Mazzini da Vinci di Savona riflettendo sul concetto di mappa di una città che, secondo una diversa prospettiva messa in luce dall’artista, non è più solo quella di vie e strade, ma quella degli itinerari del proprio vissuto individuale: l’azione performativa tra i ragazzi e Margutti ha portato a riconcepire e riguardare la città con occhi diversi attraverso i racconti e le parole dei testi con cui gli studenti hanno emotivamente reso esperienza della loro personale città. Parole che sono diventate, nella performance Come un filo che pende nel pensiero, le tracce per un’enorme tela ricamata che, presso la Torre del Brandale – Campanassa, prefigura traiettorie diverse, nuove mappe, inediti attraversamenti e itinerari con cui l’abitudine di ciascuno consegna alla comunità degli altri un vissuto sempre unico e valido.
Una mappa che, nelle intenzioni dell’artista, per queste ragioni di sensibilità immaginativa, somma terreno e celeste.
Tratto dalla recensione di Matteo Galbiati per Espoarte
I 7 metri di tessuto ricamato, sono stati affidati alle mani di tutti e tutte coloro che hanno partecipato alle due giornate di incontri e laboratori tenuti dall’artista nelle sale della Campanassa l’1 e 2 dicembre 2022.
Il risultato è una scrittura di segni sovrapposti, di passaggi, pensieri, incontri, dialoghi, condivisione e di riflessioni sulla propria città, per ri-guardarla con occhi nuovi e rinnovarne il modo di attraversarla quotidianamente.
Grazie alla Prof.ssa Claudia Palone è stata coinvolta la classe 1D dell’ISS Mazzini Da Vinci che ha saputo condurre i ragazzi e ragazze ad aprire un dialogo con l’artista prima del suo arrivo.
Insieme hanno seguito un percorso di conoscenza e di scrittura creativa che li ha portati a redigere testi e pensieri riguardanti la loro città.
Da questa piccola raccolta è emerso un racconto significativo di come le nuove generazioni percepiscono i propri luoghi, come li immaginano, ma soprattutto di quanta conoscenza hanno della storia e delle tradizioni dei territori in cui vivono.
I testi sono stati tradotti in dialetto savonese da Nadia Belfiore che li ha letti e interpretati per accompagnare la performance dell’artista avvenuta il 3 dicembre lungo la scalinata interna del Brandale.
La tela esposta è la testimonianza di un lavoro nato per essere trasformato, per essere guardato da più punti di vista, per non avere nè un dritto e nè un rovescio, vuole rappresentare la complessità delle vite e delle trasformazioni che hanno attraversato queste strade, affidando questo meraviglioso intreccio alle nuove generazioni attraverso l’atto della fiducia, quello che si compe quando si vuole tramandare un sapere dal passato alle mani dell’oggi.
Il progetto in cui è stata inserita la residenza artistica di Ilaria Margutti, è a cura di Livia Savorelli e si inserisce nel percorso di CONNEXXION festival diffuso di arte contemporanea, sostenuto dal Comune di Savona.