La Stanza dell’Ospite

La Stanza dell’Ospite, a cura di Elena Merendelli per il Festival dell’Autobiografia di Anghiari, Sette artisti raccontano.

Palazzo Pretorio, Anghiari (AR) dal 2 al 17 settembre, 2016

Opera è un’installazione di 400×90 cm che scende dal soffitto per arrivare fino allo scantinato sottostante, una ascensione ma anche una discesa dalla luce al buio e viceversa.

Mi sono ispirata alla Carte de Tendre di Madame De Scudery, una nobildonna del 600 che per prima ha realizzato una mappa emotiva per descrivere la geografia dell’anima.

Cartè de Tendre

Noi Siamo la mappa e il territorio, coincidiamo esattamente con una geografia in costante divenire che si svela solo nel “viaggio”, come un’atlante disegnato da noi stessi, essa ci orienta nel dispiegare l’estensione dei confini, dilatando il nostro “io” fino all’incontro con l’Altro diverso da Sè.

La Stanza del “mio” ospite è dedicata all’incontro che mi ha permesso di giungere a una risposta da tempo inseguita, ovvero iniziare a ricamare una Geografia Emozionale concependo la mappa della vastità possibile di un essere umano.

La storia vede il mondo dal lato della morte, come un insieme di reperti funerari, la geografia dal lato della vita.

Ilaria Margutti

 

Cara Ilaria,

Ti lascio questa mappa un po’ speciale concepita da Madame de Scudéry, nella carta del Paese della Tenerezza disegnata nel 1654 (Francia barocca)

(la mappa ha anche delle immagini nascoste, lei fa riferimento al femminile come sono parte della sua letteratura e ammirazione su Saffo)

Una mappa di un paese immaginario chiamato ‘Tenerezza’, ispirato da Clélie, historia romaine 1654 di Madame de Scudéry. La mappa degli affetti e delle passioni è conservata a Parigi, il luogo notoriamente più romantico del mondo, nella Bibliothèque Nationale de France, disegnata da François Chauveau. Bisogna tenere conto dell’epoca in cui è stata concepita anche se i sentimenti umani non credo siano cambiati.

1- I sentimenti hanno una geografia, i loro percorsi sono tracciabili su una carta come il letto di un fiume o uno scoglio nel mare. Come in questa carta di quasi quattro secoli fa ma che ci parla come se fosse di oggi.

2- Il paese di partenza si chiama “Nuova amicizia” e viene attraversato da un fiume di nome “Inclinazione”. Verso la sua foce si aggiungono altri due fiumi, quello di sinistra si chiama “Riconoscenza” e quello di destra “Stima”. Sul primo sorge il paese di “Tendre sur Reconnaissance”, sull’altro “Tendre sur Estime”. Questi fiumi sfociano nel mare Pericoloso e la riva oltre quel mare si chiamata “terra sconosciuta”. Questo mare rappresenta la passione. Pieno di scogli da superare che ostacolano la strada alla novità.

Per arrivare a Tendre-sur-Estime è necessario passare attraverso i piacevoli villaggi (sincerità, bontà, rispetto, galanteria, dolcezza, ecc.) ma se si sbaglia strada anche di poco poco si finisce nei paesi della Negligenza, della Leggerezza, dell’Oblio, fino a raggiungere il lago dell’Indifferenza.

Sulla sponda di sinistra del fiume Inclinazione ci sono ancora due strade, una buona e una cattiva. Quest’ultima passa attraverso i paesi: di Indiscrezione, Sottomissione, Perfidia, Cattiveria e Orgoglio per tuffarsi nel mare dell’Inimicizia. La strada buona passa attraverso i paesi di Compiacimento, Coccole, Assiduità, Prontezza, Sensibilità, Tenerezza, Amicizia Costante, per arrivare a Tenerezza su Riconoscenza (Tendre sur Reconnaissance).

  • (L’idea del lago di Indifferenza ha qualcosa di simbolicamente universale. Nelle società dei Mari del ‘Sud’ gli asociali, gli egoisti, gli individualisti potevano bagnarsi solo nei laghi e negli stagni. In acque incomunicanti… )
  • Mariè Macan