OMNIVERSO Costellazioni in relazione

OMNIVERSO Costellazioni in relazione

dal 11/11 al 11/12 – Yurta R.C. – Rapolano Terme
con opere di
Claudia Chianucci
Caterina Ciuffetelli
Rolando Deval
Elena Diaco Mayer
Ilaria Margutti
Mario Naccarato
Cinzia Pietribiasi ed Enrico Bernieri
Stephen Roach
Xu Zhenglong
a cura di Lara Caccia e Angela Wang in collaborazione con Visioni Mediteranee
11/11/2023 -11/12/2023 su appuntamento
Yurta R.C. Via dei Manufatti n. 1, loc. Sentino, Rapolano Terme, Siena, Italia
INFO – Email: yurta.r.c@outlook.it – Tel. : 0039 – 3401665528 / 0039 – 3486508010
L’11 novembre 2023 alle ore 17.00, si inaugura presso lo spazio espositivo “Yurta – Relazioni Culturali” a Rapolano, in collaborazione con la Casa d’arte Visioni Mediterranee, la mostra dal titolo Ominverso. L’intenzione delle curatrici Lara Caccia e Angela Wang, nel mutuare dal mondo digitale il concetto di omniverso, cioè che include i multiversi “con tutte le possibili leggi della fisica e tutte le possibili dimensioni”, è quella di presentare una serie di progetti che includano appunto ogni universo. Estrapolando dalla natura virtuale questo concetto, nella mostra si potranno fruire opere di artisti che in qualche modo e in diverse forme hanno incluso nella loro ricerca un rapporto o un confronto con l’universo, come tessuto dello spazio tempo, oppure come possibilità di un universo altro.
Così come Omniverso è anche una piattaforma digitale dove ci si incontra per dar vita a progetti creativi innovativi, la mostra vuole essere un luogo reale di relazione, affinché la ricerca personale di ognuno posta in relazione con le altre possa divenire una costellazione di intenti.
Ricercare nelle molteplici possibilità di mettersi in relazione, un “verso” non più univoco, ma capace di rappresentare la complessità di un mondo in cui la stessa visione degli elementi fisici del reale appare non più semplicemente “oggettiva”. Laddove la dimensione spaziotemporale e la solidità presunta della “materia” si dissolvono in una miriade di “versi” possibili.
Ed è forse allora questa la funzione del critico: quella di mettere in relazione le diverse ricerche pur apparentemente distanti tra loro, ma che secondo lui possono rispecchiare una forma ed un intento comune, così come gli antichi unirono visivamente le stelle in una costellazione.